Si è tenuta mercoledì 29 Novembre, a Roma, presso l’Aula Magna della “Sapienza”, la Giornata Nazionale della Letteratura 2023, quest’anno dedicata al grande scrittore triestino Italo Svevo, per i cento anni dalla pubblicazione del suo capolavoro “La coscienza di Zeno”. La manifestazione, coordinata dalla prof.ssa P. Rocchi (ADI-SD Lazio) e indirizzata alle scuole secondarie di secondo grado del territorio nazionale, ha visto la partecipazione delle classi V A e B del nostro Liceo Artistico “V. Miele”, guidate dalla prof.ssa R. Margiotta e dal prof. A. Tollo: i ragazzi hanno letto e analizzato “La coscienza di Zeno”, approfondendone alcuni importanti aspetti e rielaborandoli in maniera originale attraverso la produzione di una “video-intervista impossibile” al protagonista del romanzo, Zeno Cosini, relativa a due nuclei fondamentali della narrazione: il legame con il padre e il rapporto con le donne.
Nel corso della mattinata sono stati presentati i lavori degli istituti partecipanti e i nostri hanno ottenuto il plauso di tutti i presenti; tali lavori sono stati, inoltre, raccolti dagli organizzatori della manifestazione in una pagina Instagram ad hoc, zenocosini2023, e sono pertanto fruibili al “grande pubblico”. Molto interessante è stato l’intervento del prof. M. Tortora, docente della “Sapienza”, riguardante Zeno narratore e personaggio, tramite il quale i ragazzi hanno potuto approfondire il carattere di novità della tecnica narrativa sveviana e sperimentare lo spessore di una lezione universitaria.
La giornata si è conclusa con una suggestiva visita al Palazzo delle Esposizioni, in Via Nazionale, organizzata dalla prof.ssa D. Gambinossi: i ragazzi hanno avuto modo di ammirare l’imponente architettura del Palazzo stesso e di visitare alcune importanti mostre fotografiche, in particolare quelle del britannico Donald Mc Cullin (“Don Mc Cullin a Roma”) e dell’ucraino Boris Mikhailov (“Ukrainian Diary”), che propongono una visione della vita e del mondo molto intensa e dolorosa, ma percorsa comunque da un fremito di speranza. Un’esperienza, dunque, formativa e molto significativa, sicuramente da ripetere.