Ma voi nulla dovete dimenticare…”: con questo significativo verso della poesia “Quando la guerra comincia”, di Bertolt Brecht, si apre il lavoro multimediale con cui le classi IV A e IV B del Liceo Artistico “V. Miele”, guidate dalle insegnanti R. Margiotta, T. Musilli e N. Stirpe, si sono aggiudicate il massimo riconoscimento al concorso “I giovani e la memoria storica”, organizzato dall’ASDOE di Cassino.

La cerimonia di premiazione si è svolta Martedì 14 Maggio, presso l’Aula Pacis, nell’ambito dell’incontro-studio “Linea Gustav (1943-1944): L’uomo, la guerra e la memoria”, che ha visto la presenza del Ten. Col. Livio Cavallaro, autore del libro “Assalto a Cassino”, e di alcuni anziani testimoni della Seconda Guerra Mondiale.

Dopo i saluti di rito da parte delle istituzioni, la parola è passata al Ten. Col. Cavallaro, che ha presentato il suo lavoro sulle Battaglie di Cassino, riflettendo in particolare su quale sia l’eredità, il segno profondo e indelebile che i drammatici eventi bellici degli anni Quaranta hanno lasciato sulla nostra martoriata terra. Si è trattato di una lezione anche di storia militare, che ha catturato prontamente l’attenzione del giovane uditorio.

La seconda parte della mattinata è stata senza dubbio la più commovente: ascoltare il racconto di quei lunghi e terribili giorni dalla viva voce di coloro che li hanno vissuti in prima persona ha suscitato profonda emozione in ciascuno di noi, che abbiano seguito in rispettoso silenzio e con grande partecipazione le varie testimonianze, conclusesi con un augurio di pace per il mondo intero. Ciascuno dei sopravvissuti ci ha donato una parte preziosa del proprio cuore, custode segreto di segrete pene, strappandoci ben più di una lacrima e inducendoci a riflettere su quanto l’uomo sia davvero “ancora quello della pietra e della fionda”, soprattutto se pensiamo all’attuale recrudescenza di sentimenti di odio razziale, intolleranza, guerre fratricide.

La manifestazione si è conclusa con la premiazione degli elaborati in gara, tutti molto ben curati nei contenuti e nella veste grafica, ma il nostro ha meritato il plauso di giuria e pubblico per la ricchezza delle testimonianze raccolte, la coerente organizzazione tematica, la presentazione originale.

E ora?... Ora che la Storia ci ha toccato con la sua voce intessuta delle piccole storie di donne e di uomini come noi, abbiamo il dovere morale di non dimenticare: ora i testimoni siamo noi.