I sogni… son desideri? In verità Martedì, 21 Maggio, durante la cerimonia di premiazione della 26° edizione dell’Oscar Don Bosco, organizzato dall’Associazione Salesiani Cooperatori di Cassino e dalla Parrocchia di S. Pietro Apostolo, abbiamo imparato dalle sagge parole di don Nello Crescenzi che i sogni e i desideri non sono esattamente la stessa cosa, ma potremmo considerarli le due facce di quella stessa medaglia che è l’agire umano. Il sogno promana da noi, dalla nostra interiorità e identifica la nostra più profonda essenza; il desiderio, invece, proviene dall’esterno, da qualcosa o qualcuno al di fuori di noi… “Dalle stelle”, secondo l’etimologia latina.
Ed è proprio l’incontro di sogno e desiderio che genera la realtà, quella realtà che ogni giorno nasce nuova dalle nostre mani… Così come è accaduto a Don Bosco, che non si è fatto spaventare da un’impresa tanto grande e ha creduto nel suo sogno, andando incontro al desiderio di Qualcuno che gli indicava la via da seguire.
Sull’esempio del Santo, i ragazzi delle scuole secondarie di I e II grado si sono interrogati e confrontati proprio sul tema del sogno: quali sono le loro aspirazioni, come trasformarle in concreti progetti di vita, in che modo possano agire sulla società odierna affinché sia improntata ai valori dell’amore, del rispetto reciproco, dell’accoglienza. Gli elaborati sono stati tutti di alto livello qualitativo e la Commissione giudicatrice ha ammesso di aver avuto serie difficoltà nell’esprimere i vincitori…
Anche stavolta il nostro IIS “Carducci” è salito sul podio, con i lavori coordinati dai proff. L. Consales e R. Margiotta: Arianna Gatti e Giulia Grossi – II B Liceo Artistico – hanno ottenuto un bellissimo 3° premio nella sezione grafica; nella sezione letteraria si sono distinte entrambe le scuole con un meritatissimo 2° premio ex aequo: Greta Bruscella, Elody Caponetti, Gaia D’Aguanno, Samantha Di Meo – II A Liceo Artistico – e Matilde Bertilaccio, Mariassunta Di Palma, Asia Di Rollo, Mariel La Marra, Ginevra Quarantami – I A Liceo Classico.
È certamente una bella soddisfazione poter “alzare la coppa”, ma la parte più significativa resta sempre il cammino per giungere al traguardo, un cammino da condurre con perseveranza, impegno, passione, senza lasciarsi scoraggiare dagli ostacoli lungo la strada, ma continuando a sognare in grande.